Un giorno invitai a casa mia per i compiti le mie due amiche più care, Sofia e Marina, entrambe della mia età. Dopo aver fatto i compiti decidemmo di andare a fumare una sigaretta in veranda (i miei ovviamente non c’erano) e a parlare del più e del meno. Tra un discorso e l’altro cominciammo a parlare di ragazzi

Sono state tre settimane magnifiche ed intense, divertenti e spensierate in una isoletta del mediterraneo della quale non scrivero’ il nome per timore di essere facilmente riconosciuta da chi mi frequenta. Sono partita con due amiche. Una di esse si e’ fermata per soli dieci giorni, poi la mia vacanza e’ proseguita in compagnia della sola Eleonora.

Francesca non nasconde la sua preoccupazione per la promessa minacciosa del priore. Ma entrambe, pur essendo impensierite per la notte che ci aspetta- la mia ultima notte al convento - siamo estremamente eccitate.

La mia vacanza non e’ certamente il massimo, quanto a divertimenti e svaghi. Solo queste incredibili notti con Francesca mi stimolano...

Mi sono addormentata , finalmente, spossata e soddisfatta, dopo che Francesca e’ uscita furtivamente dalla mia camera ed ha esplorato il corridoio , prima di avventurarsi nel buio … per tornare al suo letto. La mattina successiva e’ una giornata splendida, soleggiata e fresca.

Sono sempre stata affascinata dai luoghi dello spirito, quei conventi o monasteri che si visitano spesso nella nostra magnifica Italia. Luoghi silenziosi,nascosti nel verde,dove si respira un’ atmosfera particolare.

Hai accarezzato i capelli la nuca i miei seni, li hai spaiati alla luce di una luna discreta, per abitudine hai preferito il sinistro, quello che dici ha un’anima a parte, perché tanto vicino al cuore che batte. Lo leccavi come un ciuccio salato, come un membro di maschio in attesa, che davvero potesse venire, zampillasse d’incanto un getto più caldo, misto a saliva al rosso di labbra, di nettare e vischio d’anima munta.

La giornata sulla nave era stata stupenda, io ed il mio amico Marco avevamo girato tutto il giorno 
per Barcellona con i nostri nuovi amici e, giunti alle 4 del pomeriggio, 
eravamo sfiniti e ci eravamo lasciati cadere sulle poltroncine di un caffè 
appena dietro le Ramblas

Io e la mia compagna di viaggi Anna quell'anno eravamo in vacanza in Giamaica in un posto dove facevano massaggi e "cure" del corpo. Nella stanza adibita al massaggio c'erano tre ragazzi

Il 23 Agosto Roberta organizza la cena di compleanno di Sara.Verso le 20 Roberta passa a prendermi andiamo a casa di Sara mi dice che hanno organizzato una cena a casa di Sara……

Anch'io sono stata normale fino a qualche anno fa. Tutto è accaduto per caso, quando....

Ero ragazzina e tanta voglia di spaccare il mondo, trovare lavoro nel mio campo era sempre più difficile. E così decisi di tentare una nuova esperienza. Dopo varie ricerche, trovai lavoro come baby-sitter in una famiglia bene di Milano. Lui un uomo d’affari sempre in giro per lavoro. Lei, la classica signora con la puzza sotto il naso che si fa bella coi soldi del marito.

All'epoca dei fatti che voglio descrivere in questo racconto avevo 20 anni e la mia amica Sara appena 18 appena compiuti. Adesso ne ho 30 e di porcate ne ho fatte tante, ma queste sono altre storie..

Ero sdraiata su uno dei gradini del bagno turco, quella mattina non c’era quasi nessuno,
 arrivò solo una donna bionda

Rilassata sul divano,in un pomeriggio di fine settembre,cercavo di riposare la stanchezza accumulata,non riuscendo a prendere sonno. Un miagolio persistente,veniva dalla finestra che si affacciava sul parcheggio sottostante la mia abitazione.

L'altro pomeriggio,non sapendo cosa fare,ho deciso di andare a trovare la mia amica Carlotta. Arrivata al cancello della villetta al mare,ho notato una macchina rossa,parcheggiata non molto lontano

"Così si trovò ad indossare vestitini leggeri in casa, a volte anche senza reggiseno, sperando di rivedere un lampo di eccitazione nei suoi occhi..."

"Luca era solo un ragazzo normale, che faceva quello che fanno più o meno tutti i ragazzi della sua età. Ma non con le foto della loro madre! Non guardandola mentre si mostrava, mentre si accarezzava in mezzo alle gambe, mentre si leccava languidamente un capezzolo..."

Quando delle ore di noioso studio si trasformano in qualcosa di infinitamente più piacevole.....

Così, decisi di iniziare a lavorare in un call center erotico .Il mio turno era quello più affollato di utenti in quanto per i motivi che ho già spiegato io lavoravo di notte dalle 19 della sera alle 07:00 del mattino. Non nascondo il mio imbarazzo il primo giorno dove mi recavo per lavorare, sinceramente non sapevo cosa fare e come muovermi ma vedevo le colleghe che parlavano e non solo per telefono ................ imparai velocemente

Era una giornata calda e torrida quel sabato. L'idea di mettermi in
coda per un po' di mare non mi andava, cosi optai per prendermi sdraio
e asciugamano, gonfiare e riempire d'acqua una piscinetta di gomma e
trasformare il mio balcone nel mio solarium privato.
Inizialmente pensai d'essere sola, ma le note di una canzone
attirarono la mia attenzione.
In un terrazzo posto alla medesima altezza del mio balcone un’altra donna
aveva avuto la mia medesima idea.


Aveva paura che qualcuno...

Ad un concerto dopo aver bevuto un pò, decido di andare a conoscere il cantante del gruppo dopo il concerto nel suo camerino...

Era quasi fine anno, in ufficio eravamo tutti impegnati con le chiusure contabili ed i bilanci. Il nostro commercialista ci aspettava, aveva bisogno che gli portassimo alcuni documenti per permettergli di poter continuare il suo lavoro. Il capo chiede a me la cortesia di portarglieli e così dopo aver preso un appuntamento telefonico con il commercialista l’indomani mi reco nel suo studio.

una voglia irrefrenabile di aversi. il bisogno di sentirsi uno dentro l' altra senza poter attendere un minuto di più, Una fantasia con in fondo tanta verità

Giovedì. Mi sveglio di soprassalto a un chi sei… la voce dice “Ti piscio addosso” e comincio a pisciare …L’Immenso è furente “Visto che ti ho fatto incazzare, incazzare” “Te la cucio quella maledetta ... “Provaci, provaci” “Troia, puttana” “E io ti piscio sul pavimento” e ricomincio a pisciare …

La vacanza era ormai giunta al termine, l’indomani dovevamo rimetterci in auto per tornare a casa e riemergerci nella solita routine. Eravamo state bene, io e Monica avevamo conosciuto tante belle persone e condiviso con loro la nostra piu’ segreta intimità. Avevamo voglia di rivederli, di salutarli e di esser sicure di lasciare in loro un ricordo indelebile.

Forse provare una cosa nuova non fa male ....